Jurassic World: Il Regno distrutto

MARTEDI 7 AGOSTO

inizio spettacoli ore 20:00 - 22:30

biglietto 5,00€ per tutti

Sequel del film campione di incassi del 2015, Jurassic World 2: Il regno distrutto (Fallen Kingdom, in originale) è la quinta pellicola del franchise che salva i dinosauri dall'estinzione.

Divenuto realtà con il parco a tema Jurassic World, il sogno di John Hammond è di nuovo andato in frantumi: il progetto di mettere le creature preistoriche in gabbia e trasformarle in attrazioni per famiglie ha funzionato finché lo spaventoso ibrido Indominus Rex non è evaso dal recinto, seminando il panico su Isla Nublar. Nuovi pericoli attendono l'ex addestratore di velociraptor Owen Grady (Chris Pratt) e la vecchia responsabile del parco Claire Dearing (Bryce Dallas Howard), minacciati dalle sconsiderate azioni del dottor Wu (B.D. Wong), ancora in possesso degli embrioni rimasti. I due eroi potranno contare sullo sguardo lucido e lungimirante del professor Ian Macolm (Jeff Goldblum), specialista della teoria del caos e sopravvissuto agli attacchi di oltre vent'anni prima. Sua la frase del poster: "la vita vince sempre".

PANORAMICA SU JURASSIC WORLD: IL REGNO DISTRUTTO:

Jurassic World 2: Il regno distrutto rappresenterà il quinto atto della saga cinematografica di Jurassic Park, iniziata nel lontano 1993 con la firma alla regia di Steven Spielberg.
Il primo lungometraggio fu tratto dal romanzo omonimo del 1990 firmato da Michael Crichton, edito in Italia da Garzanti. Fu lo stesso Crichton, non alieno al mondo del cinema in prima persona grazie a opere come Runaway e Coma profondo, a iniziare l'adattamento cinematografico della sua stessa opera, lasciando poi che uno dei più fidati collaboratori di Spielberg, David Koepp, completasse la sceneggiatura. L'originale Jurassic Park, con Sam Neill, Laura Dern, Jeff Goldblum e Richard Attenborough fu una pietra miliare da tutti i punti di vista: anche se in precedenza i primi effetti digitali dell'Industrial Light & Magic si erano ammirati brevemente in Terminator 2 e The Abyss, fu in Jurassic Park che la simulazione di esseri viventi (chi potrà dimenticare quel T-Rex e quei Velociraptor?) raggiunse vette d'eccellenza. Gli effetti speciali sul set, l'animatronica di Stan Winston, completarono l'illusione e sconvolsero le platee mondiali: costato 63 milioni di dollari, il film ne incassò nel mondo quasi 900. Un successo stratosferico, che alla vigilia del molto più impegnato e drammatico Schindler's List, avrebbe anche rappresentato l'ultimo atto del vero Spielberg "leggero", che non si sarebbe mai più ripetuto a questi livelli nell'ambito del mero intrattenimento.

Nonostante questo, nel 1997 fu ancora Spielberg a tenere le redini di Il mondo perduto: Jurassic Park, adattamento del secondo romanzo di Crichton, questa volta scritto per lo schermo dal solo Koepp. Costato leggermente di più, sui 73 milioni, incassò meno del precedente (620), lasciando anche meno entusiasta la critica, ma confermando la gran tenuta del franchise a base di dinosauri. Dal cast del primo film ricompariva il professor Malcolm di Jeff Goldblum.

Il vero stop si verificò nel 2001 con Jurassic Park III, che cambiò quasi del tutto squadra, con Spielberg che si limitò a fungere da executive producer. La regia passò a Joe Johnston, veterano degli effetti visivi dell'ILM, mentre la sceneggiatura di Peter Buchman, Alexander Payne e Jim Taylor non aveva più alcun romanzo sul quale basarsi, e si limitò a rimasticare le situazioni ormai tipiche della serie. La ricomparsa del paleontologo Alan Grant di Sam Neill non aiutò forse come sperato. Con 93 milioni di costo e incasso di 370, sembrava ormai calato il sipario sulla remuneratività automatica della saga, tanto che un quarto atto fu rimandato per oltre dieci anni, tra mille ripensamenti. Era solo la quiete prima della tempesta: è bastato attendere abbastanza per attivare la modalità nostalgia, e il reboot di Jurassic World (2015) con Bryce Dallas Howard e Chris Pratt, ancora una volta benedetto da Spielberg come executive producer e un budget di 150 milioni di dollari, è riuscito nel miracolo di riportare fiotti di spettatori a rivedere i minacciosi mammiferi del Giurassico (o giù di lì). Lo spaventoso incasso al boxoffice di 1.670.000.000 di dollari ha fatto ripartire il ciclo, lanciando nel gotha dei registi più quotati Colin Trevorrow, con alle spalle soltanto un lungometraggio indipendente.

Sullo slancio, Trevorrow sarebbe poi stato anche assunto dalla Lucasfilm per la regia di Star Wars Episodio IX, prima di essere in seguito licenziato a causa di divergenze creative. Ad ogni modo, lui e il suo sodale Derek Connolly, che avevano collaborato al copione di Jurassic World, risultano gli unici due autori della sceneggiatura di Jurassic World: Il regno distrutto, in uscita nei cinema in Italia nel giugno del 2018. Steven da lontano continua a patrocinare il tutto, ma la regia però è passata a Juán Antonio Bayona, specialista nel fantasy-horror; sulle prime Bayona aveva rifiutato la proposta, perché impegnato sul sequel di World War Z che ha dopo poco lasciato. Non si conosce praticamente nulla della trama di Il regno distrutto, se non che inaugurerà un punto di vista differente sui dinosauri, che potrebbero essere visti come "armi", con un destino metaforicamente simile a quello che spesso l'essere umano riserva agli animali non estinti (o non ancora). Il cast principale di Jurassic World è riconfermato.

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Web Agency Calabria

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