Mio Fratello rincorre i Dinosauri

da Giovedì 10 a Mercoledì 16 Ottobre

unico spettacolo ore 17:00

Venerdì e Martedì biglietto ridotto per tutti

Il film segue la storia di Jack che fin da piccolo ha creduto alla tenera bugia che i suoi genitori gli hanno raccontato, ovvero che Gio. suo fratello, fosse un bambino “speciale”, dotato di incredibili superpoteri, come un eroe dei fumetti.

Con il passare del tempo Gio, affetto dalla sindrome di Down, per suo fratello diventa un segreto da non svelare. Con questo sentimento nel cuore, trascorre il tempo delle scuole medie.

Quando Jack conosce il primo amore, Arianna, la presenza di Gio, con i suoi bizzarri e imprevedibili comportamenti, diventa per lui un fardello tanto pesante da arrivare a negare ad Arianna e ai nuovi amici del liceo l'esistenza di Gio. Ma non si può pretendere di essere amati da qualcuno per come si è, se non si è in grado per primi di amare gli altri accettandone i difetti. Sarà proprio questo l’insegnamento che Jack riceverà da suo fratello grazie a quel suo originale punto di vista sul mondo e riuscirà a farsi travolgere dalla vitalità di Gio comincerà a pensare che è davvero un supereroe.

PANORAMICA SU MIO FRATELLO RINCORRE I DINOSAURI

Mio fratello rincorre i dinosauri è stato ribattezzato "la risposta italiana a Wonder" prima ancora di essere uscito al cinema.

Il protagonista del film con Julia Roberts e Owen Wilson, che era interpretato da Jacob Tremblay, è infatti, come il piccolo Gio della nostra storia, un bambino non come gli altri. Se quel personaggio era affetto dalla Sindrome di Treacher Collins, questo è nato con la Sindrome di Down.

Il film di Stephen Chbosky, inoltre, proprio come l'opera di Stefano Cipani, era tratto da un romanzo. Il libro che ha ispirato Mio fratello rincorre i dinosauri, però, è decisamente più autobiografico ed è stato scritto dal giovane Giacomo Mazzariol, che aveva già parlato alla gente della vita insieme al fratello down, da sempre considerato speciale, anzi un supereroe. I due si sono presentati al pubblico per la prima volta nel 2015 con il video “The Simple Interview”, che è stato pubblicato su youtube in occasione della giornata mondiale della Sindrome di Down e che si chiudeva con le parole: “Dentro ogni persona c’è un mondo unico. Non guardate gli altri soltanto con i vostri occhi. Siate autentici, siate spontanei. Restate semplici, restate veri”. Il libro "Mio fratello rincorre i dinosauri" è arrivato poco dopo, diventando il caso editoriale dell’anno con 150.000 copie vendute, ed è stato seguito da un lungo tour promozionale nelle scuole.

Mazzariol, che si definisce “politicamente scorretto”, ha scritto la sceneggiatura del film insieme a Fabio Bonifacci e, commentando le prime immagini, ha detto: “In periodi difficili per l’intolleranza e l’accettazione, le storie sono ancora gli strumenti più forti per entrare in sintonia con i pezzi di mondo che non ci appartengono. Amore e accoglienza rendono la nostra esistenza unica”. Mio fratello rincorre i dinosauri è il debutto nel lungometraggio di Cipani, già regista di un interessante cortometraggio intitolato While God is Watching Us, in cui un ragazzo disabile affetto da una malattia terminale chiedeva alla persona che si occupava di lui di accompagnarlo a perdere la verginità. Per Cipani il cinema è sempre stato una droga, “assaggiata” per la prima volta guardando insieme al padre i western di Sergio Leone. A interpretare i genitori di Jack e Gio in Mio fratello rincorre i dinosauri sono Alessandro Gassmann e Isabella Ragonese. Altro volto noto del film è la spagnola Rossy de Palma, una delle attrici-feticcio di Pedro Almodovar.

CRITICA DI MIO FRATELLO RINCORRE I DINOSAURI

Troppo spesso inteso in senso limitato, il genere non deve solo far paura o raccontare una storia thriller o solo comica. C'è un genere, poco frequentato e spesso schifato dalla critica, che rientra in un grande calderone denominato cinema per famiglie. Storie che fanno bene al cuore, come quelle che i quotidiani mettono in rilievo dicendo che 'stanno facendo commuovere il mondo' o frasi del genere. Come questa storia raccontata da Giacomo Mazzariol, che racconta il fratello affetto da sindrome di down e la sua famiglia eccentrica eppure così normale da ricercare semplicemente più felicità possibile.

Gassmann e Ragonese sono genitori con i ritmi giusti, gli altri ragazzi conquistano, per un film dedicato a chi non si vergogna di sorridere.

Non tutte le famiglie sono uguali. Ce ne sono alcune più divertenti delle altre, di quelle che ogni tanto appaiono fra i pixel o le pagine di giornale per illuminarci le giornate, fra una crisi di partito e un autobus in fiamme, dimostrando come si possano trasformare delle brutte notizie in un modo diverso e, perché no, anche più divertente e pieno di vitalità di intendere il nostro passaggio transitorio su questo gnocco minerale.

Una di queste storie, e famiglie, l’ha raccontata qualche anno fa Giacomo Mazzariol in un libro, Mio fratello rincorre i dinosauri, che ha conquistato con il passaparola tanti lettori appassionati. Una storia di formazione che sembra un romanzo, ma in realtà racconta di Giovanni, il fratello di Giacomo, e di come abbia cambiato la vita all’autore, attraverso gli anni necessari a entrare in pieno nel suo mondo di ragazzo con la sindrome di down. Una formazione doppia, insomma, quella dei due fratelli, e in generale di una famiglia numerosa - ci sono anche due sorelle - nello scenario della provincia padana.

Questa storia, piena di voglia di vivere la propria individualità senza condizionamenti sociali, diventa ora un film diretto da Stefano Cipani, ambientato un centinaio di chilometri più a sud, dal Veneto alla provincia bolognese, sempre in piena pianura. Un film di genere, dedicato alle famiglie, di quelli che il cinema italiano sembra aver dimenticato e che spesso viene liquidato frettolosamente dalla critica. Una distrazione che può colpire solo chi non frequenta le sale e la fame di film che coinvolgano padri e figli. Probabilmente il via libero a questo progetto, oltre al successo del libro, deve più di qualcosa allo straordinario risultato del film Wonder, altro ritratto in chiave leggera di una presunta diversità.

Lì i genitori erano Owen Wilson e Julia Roberts, qui sono Alessandro Gassmann e Isabella Ragonese. Sono la famiglia Mazzariol, e quando devono comunicare ai figli una decisione importante parcheggiano al discount e fanno la faccia seria. Lo fanno anche per annunciare a Giacomo che finalmente potrà avere un fratellino maschio con cui giocare, accettando il suo suggerimento di chiamarlo Giovanni. 'Sarà speciale', gli dicono. Per lui diventa un supereroe, come quelli dei fumetti. Al liceo qualcosa però cambia, e il primo amore per la compagna di classe Arianna, di quelli devastanti, lo porta a balbettare un ‘è morto’, alla domanda se aveva un fratello. Come dire, rinnegare il proprio supereroe. In questo percorso di formazione c’è il consolidamento di una famiglia con al centro il sorriso e l’inventiva spiazzante di quel ragazzo con un cromosoma in più.

Mio fratello rincorre di dinosauri è un titolo così bello che ha il lusso di essere vero. Non inventa nulla, il film come il libro, ma racconta una storia che non ha paura di far bene a chi la guarda, di ogni età e intenzione di voto. Un antidoto liberatorio contro il cinismo gratuito di questi tempi, dedicato a chi ancora pensa che i dinosauri siano estinti.

(contributo offerto da Mauro Donzelli - Comingsoon.it) CURIOSITÀ SU MIO FRATELLO RINCORRE I DINOSAURI

• Tratto dall'omonimo successo letterario di Giacomo Mazzariol edito da Einaudi. • Presentato Fuori Concorso alla XVI edizione delle Giornate degli Autori del Festival di Venezia 2019.

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