Film

Film (618)

Lunedì, 27 Novembre 2017 13:18

Natale da chef

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da Giovedì 21 a Mercoledì 27 Dicembre 2017

inizio spettacoli ore 19:15 - 21:30

NB: martedì 26 (festivo) non verrà applicata la promozione: "biglietto ridotto per tutti".

Gualtiero Saporito è un grande chef... ma solo nella sua testa! Infatti con i suoi arditi mix di ingredienti, cucina solo schifezze! Gualtiero però non demorde e insiste a proporre la sua cucina in ogni occasione, ricevendo solo insulti e porte in faccia. Ma la sua tenacia, un giorno, viene premiata. Sarà il Natale alle porte? Furio Galli, proprietario di una famosissima ditta di catering, gli offre il posto di capo cuoco nella brigata che parteciperà alla gara d'appalto indetta per "sfamare" il prossimo G7. Finalmente il sogno diventa realtà! Ma il disegno di Furio ovviamente è losco. Per salvare la sua azienda sul''orlo della bancarotta infatti, ha promesso al suo avversario di lasciarlo vincere in cambio di un "cospicuo regalo". Gualtiero si troverà così alle prese con un aiuto cuoco che non sente i sapori, un sommelier astemio e una pasticcera che esce dalle torte... anziché prepararle! Tra scambi di persona, di piatto e "dissapori" il mal di pancia è garantito... dalle risate!
Giovedì, 23 Novembre 2017 10:04

Gli sdraiati

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PROSSIMAMENTE

Gli sdraiati, il nuovo film di Francesca Archibugi, è tratto dall'omonimo romanzo best seller di Michele Serra.

Giorgio (Claudio Bisio) è un giornalista di successo, amato dal pubblico e stimato dai colleghi. Insieme alla ex moglie Livia (Sandra Ceccarelli) si occupa per metà del tempo del figlio Tito (Gaddo Bacchini), un adolescente pigro che ama trascorrere le giornate con gli amici, il più possibile lontano dalle attenzioni del padre. I due parlano lingue diverse ma ciò nonostante Giorgio fa di tutto per comunicare con il figlio. Tito ha una banda di amici, tutti maschi, troppo lunghi, troppo grassi, troppo magri, spaccano rovesciano inzaccherano mentono fuggono puzzano. Stanno sempre appiccicati, da scuola al divano, dal divano a scuola fino a uando nella vita di Tito irrompe Alice (Ilaria Brusadelli), la nuova compagna di classe che gli fa scoprire l'amore e stravolge la routine con gli amici, e finalmente anche il rapporto con il genitore sembra migliorare. Ma l'entusiasmo non durerà a lungo perché il passato di Alice è in qualche modo legato a quello di Giorgio. Giorgio e Tito sono padre e figlio. Due mondi opposti in continuo scontro.

Pubblicato nel novembre del 2013, "Gli sdraiati" aveva raccolto recensioni entusiaste ma anche piccate polemiche: per alcuni, infatti, e specie per i più giovani che si sentivano punti sul vivo, quello di Michele Serra era il borbottio retorico, per quanto ironico, di un vecchio barbogio. Dell'esponente di quella generazione che si era dipinta da sola come "la meglio gioventù" per poi lasciare in eredità ai suoi figli poco o niente: un mondo a pezzi nel migliore dei casi. Di uno di quei giornalisti borghesi che fanno tanto i comunisti, ma poi sono i peggio conservatori, perché dai, su, i ragazzi non sono così: non siamo così, non parliamo così, non stiamo mica sdraiati così, perché non raccontate tutte le cose belle che facciamo?

Eppure, bastava leggerlo bene, il libro di Serra. Leggero bene e, se possibile, se 112 pagine non son troppe, leggerlo fino alla fine. E allora diventava subito chiaro che quello non era un libro sui figli, un dito puntato contro una generazione di sanguisughe fancazzista, ma un racconto leggero e intelligente su una società spaccata in due, e quello commovente di un padre che non sa bene come essere tale, che rimpiange la giovinezza e teme d'invecchiare, e che vorrebbe tanto farlo, guardando un figlio crescere, cercando di capirlo, di parlargli, sperando un giorno magari di abbandonarsi sulle sue spalle come un vecchio Anchise.

"Gli sdraiati" non parla dei figli, dei giovani di oggi, non è un atto d'accusa verso il loro nichilismo abulico: parla di padri, di adulti che non sanno più bene che ruolo ricoprire all'interno della famiglia, come ricoprirlo, come sanare una frattura generazionale che la storia, i tempi, la rete, la trasformazione della società fa percepire oggi come profondissima, misteriosa, carica di elettrica conflittualità nel nome della sopravvivenza.

Detto questo, resta da vedere quale sarà la chiave scelta da Francesca Archibugi (e dal suo co-sceneggiatore Francesco Piccolo) per raccontare col linguaggio del cinema quello che sulla pagina è comunque un lungo, pur ironico, fantasioso e metaforico, monologo interiore di Serra, che parla al lettore, a sé stesso e al figlio senza mai ottenere una risposta, che immagina guerre - letterali - tra generazioni e riflette sulla sua condizione esistenziale di padre e di uomo non più nel fiore degli anni. In che modo i pensieri di Serra e le sue considerazioni verranno rispettate, tradite, ampliate e approfondite.
Mercoledì, 15 Novembre 2017 21:21

Coco

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IN PRIMA VISIONE NAZIONALE

da Giovedì 28 Dicembre a Mercoledì 10 Gennaio

unico spettacolo ore 17:00

NB: PRIMA DEL FILM SARA' PROIETTATO IL NUOVO CORTOMETRAGGIO "FROZEN"

MARTEDI BIGLIETTO RIDOTTO PER TUTTI 4,50€

Coco ci porta in un variopinto villaggio messicano, animato dai preparativi per il Dìa de Muertos e dalla musica delle orchestrine che inonda le strade. Il dodicenne Miguel (Anthony Gonzalez nella versione originale) vorrebbe immergersi nei festeggiamenti strimpellando la sua chitarra sconquassata, ma sulla famiglia Rivera aleggia una maledizione che impedisce ai componenti di imbracciare strumenti musicali. Il divieto, imposto decenni prima dalla bisnonna Imelda, non riesce a tenere Miguel lontano da corde e arpeggi. Né lo frena dal venerare e imitare le melodie del suo cantante preferito, il leggendario Ernesto de la Cruz. Destinato a raccogliere l'eredità familiare ed entrare nel business delle calzature, il ragazzino preferirebbe incorrere nell'ira degli antenati piuttosto che incollare suole e lucidare scarpe per la vita. Così, nel giorno della festa che celebra i defunti, trafuga la chitarra magica appartenuta al suo idolo e finisce in una dimensione tanto fiabesca quanto misteriosa. Il mondo dei morti appare come una gigantesca metropoli verticale: collegata da tram, regolata da uffici e sportelli, e popolata da arzilli scheletri luccicanti. Miguel lo visiterà con la guida dell'affascinante spirito Hector (Gael García Bernal), alla scoperta del segreto che si cela dietro alla sua famiglia.
Giovedì, 09 Novembre 2017 08:17

Il toro Ferdinando

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PRIMA VISIONE NAZIONALE

da Giovedì 21 a Mercoledì 27 Dicembre

unico spettacolo ore 17:00

NB: martedì 26 (festivo) non verrà applicata la promozione: "biglietto ridotto per tutti".

La storia del film Ferdinand è quella del toro del titolo. Il toro Ferdinando ha l'aspetto del feroce toro da corrida: esemplare robusto, dal manto nero e lucente ma con un temperamento tutt'altro che irascibile, un toro che, a differenza di tutti gli altri suoi amici, e a dispetto della sua stazza e della sua forza, non ha alcun interesse nel dimostrare di essere potente e feroce né di diventare un temuto toro da corrida che terrorizzi i toreri. Al contrario, aspira solo a una vita tranquilla. Quando Ferdinand dilata le narici e smuove il terreno con gli zoccoli, la gente corre per sfuggire alla sua carica, ma lui annusa le margherite di prato, sua grande passione, o si stiracchia all'ombra degli alberi. E quando passeggia per i villaggi assolati della Spagna, gli abitanti sbarrano le porte e gridano al toro, ma lui prosegue e fa amicizia con una bimba adorabile e sveglia. Molto sveglia, molto più degli adulti che strappano Ferdinand alla sua vita tra i prati e lo costringono a scalciare, sbuffare e prendere a testate i mantelli dei toreri nelle arene. Per fortuna i nuovi amici della fattoria elaborano un piano a prova di capra (non si offenda la capra Lupe) che gli permetterà di tornare a casa. Servono stazza e zampe forti come le sue, e una buona dose di teatralità.
Giovedì, 09 Novembre 2017 08:14

Caccia al tesoro

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Mercoledi 6 Dicembre 2017

inizio spettacoli ore 19:15 - 21:30
La nuova commedia dei fratelli Vanzina segue le vicende dello sfortunato Domenico Greco (Vincenzo Salemme), attore teatrale sommerso dai debiti, costretto a vivere nell'appartamento della cognata Rosetta (Serena Rossi), vedova di suo fratello e con un figlio di nove anni malato di cuore. Il bambino, in pericolo di vita, potrebbe salvarsi soltanto con una costosa operazione negli Stati Uniti. Per raccogliere i 160 mila euro necessari, madre e zio si inginocchiano di fronte all'altare di San Gennaro alla disperata ricerca di un miracolo. E il miracolo arriva puntuale, sotto forma di "autorizzazione" del patrono, che suggerisce agli attenti fedeli di prendere uno dei gioielli della sua Mitra custodita insieme al famoso Tesoro nella cripta della chiesa. La prodigiosa manifestazione di San Gennaro, apparentemente intervenuto per esaudire la toccante preghiera, è in realtà lo sfogo di un parcheggiatore che rimbomba nella navata. Domenico e Rosetta però confidano nella grazia ricevuta e con l'aiuto di Ferdinando (Carlo Buccirosso), Cesare (Max Tortora) e Claudia (Christiane Filangieri), partono per una Caccia al tesoro che li porterà da Napoli, a Torino, fino a Cannes in Costa Azzurra. Entrano in scena poliziotti, rapinatori professionisti, camorristi e mercanti d'arte, in una girandola di situazioni esilaranti con cifra comica e anche umana nella tradizione della commedia all'italiana.
Giovedì, 09 Novembre 2017 08:11

Justice League

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da GIOVEDI 23 a MERCOLEDI 29 NOVEMBRE 2017

inizio spettacoli ore 19:00 - 21:30
(Domenica anche alle ore 17:00)

MARTEDI BIGLIETTO RIDOTTO PER TUTTI

Di fronte alla nuova minaccia in agguato, il miliardario Bruce Wayne (Ben Affleck) rivaluta la scelta di lottare in solitaria e decide di fare squadra con un composito gruppo di supereroi, provenienti dai diversi angoli del pianeta. Entrato in possesso dei filmati che ritraggono alcuni metaumani mentre fanno uso di abilità sovrannaturali, il severo Batman, irruvidito dall'età che avanza ma ispirato dal recente sacrificio di Superman (Henry Cavill), si allea con la principessa delle amazzoni Wonder Woman (Gal Gadot) nella perigliosa ricerca per scovarli e reclutarli tutti. Grazie ai costosi mezzi a disposizione, riesce a intrufolarsi nel covo segreto del giovane Barry Allen (Ezra Miller), il talentuoso perito forense di Central City, capace di muoversi a una velocità superiore a quella della luce. Ma se convincere l'amichevole Flash a unirsi alla causa non si rivela così complicato, reclutare il ritroso sovrano di Atlantide non è impresa da poco, nemmeno per il vigilante mascherato. Nel reagire alle pretese di Wayne, lo straniero di nome Arthur Curry, conosciuto come Aquaman (Jason Momoa), sfodera un temperamento impulsivo e autoritario degno del suo rango, e simile a quello di un'altra new entry, Victor Stone, l'ex atleta rivestito di componenti meccaniche che si è guadagnato per questo il soprannome di Cyborg (Ray Fisher). Con la squadra così al completo, guidata da Batman, le forze della Justice League sono pronte a difendere il pianeta da un attacco di proporzioni catastrofiche.
Martedì, 17 Ottobre 2017 15:32

Assassinio sull'Orient Express

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da Giovedì 7 a Mercoledì 13 DICEMBRE 2017

inizio spettacoli ore 19:00 - 21:30
Festivi anche ore 17:00

MARTEDI BIGLIETTO RIDOTTO PER TUTTI 4,50€

Dai finestrini delle carrozze del Simplon Orient Express non si vede altro che neve, un'immensa distesa bianca che inonda i binari e arresta la corsa del treno diretto a Calais. La premessa della nuova versione cinematografica di Assassinio sull'Orient Express è quella tradizionale del giallo corale firmato da Agatha Christie negli anni trenta. Gli illustri passeggeri a bordo del convoglio, riuniti nel lussuoso vagone ristorante, apprendono che un atroce omicidio si è consumato durante la notte: un distinto gentiluomo americano di nome Ratchett (Johnny Depp) è stato pugnalato nel suo scompartimento. Tra i presenti si fa largo il sospetto che l'assassino, bloccato dalla neve, non abbia mai lasciato il treno e si nasconda ancora tra i viaggiatori dell'Orient Express. A orchestrare gli interrogatori, perquisire le valigie e le cabine, raccogliere indizi e calmare gli animi, interviene il miglior detective sulla piazza, per caso a bordo dello stesso treno, il carismatico Hercule Poirot (Kenneth Branagh). Il grassoccio investigatore belga nato dalla penna della Christie, ascolta uno dopo l'altro i reticenti testimoni, annuendo e arricciandosi i baffi a ogni menzogna o tentativo di sviare le indagini. Il suo intuito non lo tradisce mai e la soluzione del caso è più vicina di quanto non sembri.

Pubblicato per la prima volta a puntate sul Saturday Evening Post nell'estate del 1933, e come volume unico nel 1934 (l'anno successivo in Italia), "Assassinio sull'Orient Express" è il nono della serie di romanzi che vedono protagonista l'investigatore "belgioso" Hercule Poirot, nonché uno dei più noti tra i tanti gialli scritti dalla regina indiscussa del genere, la grande Agatha Christie.

La Christie lo scrisse durante un soggiorno a Istanbul, in una stanza del Pera Palas Hotel, la 441, che oggi è diventata un piccolo museo in suo onore. La storia del film è quella che si deduce facilmente dal titolo: Poirot, a bordo del treno che univa Istanbul a Calais, si trova a dover investigare sulla morte di un signore americano trovato senza vita nel suo scompartimento, mentre una grande nevicata blocca il treno in quella che oggi è la ex Jugoslavia: il belga troverà la soluzione al mistero, che s'infittisce quando la vera identità del morto viene rivelata, interrogando tutti i passeggeri della carrozza sulla quale l'omicidio è stato commesso.

A contribuire alla popolarità di questo romanzo, oltre alla sua trama e alle sue vendite, c'è stato anche il celebre adattamento cinematografico diretto nel 1974 da Sidney Lumet, che mise assieme un cast che andava da Albert Finney a Ingrid Bergman passando per Anthony Perkins, Lauren Bacall, Jacqueline Bisset, Sean Connery e tanti altri ancora.
Ora, a portarlo di nuovo sul grande schermo (l'uscita nei cinema in Italia è prevista per il 7 dicembre 2017), ci hanno pensato Kenneth Branagh e la 20th Century Fox: che, per non essere da meno rispetto a Lumet, Branagh ha radunato un cast d'eccezione che comprende Michelle Pfeiffer, Johnny Depp, Daisy Ridley, Josh Gad, Judi Dench, Penélope Cruz e Michael Peña, ritagliando per sé il ruolo di Hercule Poirot, e aggiungendo quindi il suo nome alla lunga lista di attori che hanno interpretato - al cinema e in tv - il personaggio della Christie, il più celebre dei quali è stato il compianto Peter Ustinov.

Ad adattare per Branagh e la 20th Century Fox il romanzo della Christie è stato Michael Greens, sceneggiatore nato in tv ma che al cinema ha poi firmato i copioni di film come Logan, Alien: Covenant e il nuovo Blade Runner 2049.

Oltre a questo diretto da Kenneth Branagh, del quale si era vociferato avrebbero potuto far parte anche Angelina Jolie o Charlize Theron, altri due sono gli adattamenti del libro della Christie: il primo, realizzato per la tv americana CBS, è stato diretto nel 2001 da Carl Schenkel e con Alfred Molina nei panni di Poiroy; il secondo, sempre televisivo, ma inglese, è datato 2010 ed è parte della serie di film tv che vedono David Suchet interpretare l'investigatore belga. C'è poi anche un adattamento nipponico, tutto ambientato in Giappone, trasmesso nel 2015 da Fuji Television.

Martedì, 17 Ottobre 2017 15:14

The Place

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da GIOVEDI 16 a MERCOLEDI 22 NOVEMBRE 2017

inizio spettacoli ore 19:15 - 21:30
(Domenica anche alle ore 17:00)

MARTEDI BIGLIETTO RIDOTTO PER TUTTI

Ispirato alla serie "The Booth at the End", il nuovo film di Paolo Genovese, The place, volge lo sguardo su un misterioso protagonista, ospite abituale a abitudinario di un ristorante, pronto a esaudire i più grandi desideri di otto visitatori in cambio di...alcuni "compiti" da svolgere. Quanto saranno disposti a spingersi oltre i protagonisti per realizzare i loro desideri? Chi di loro accetterà la sfida lanciata dall'enigmatico individuo seduto sempre allo stesso tavolo? PANORAMICA SU THE PLACE: Il cinema di Paolo Genovese è sempre stato corale. Ha sempre amato storie piene di personaggi e di situazioni che coinvolgono a catena intere vite, famiglie, esistenze, sempre all'insegna della risata. Ovvio che la formula non cambi in The Place, dopo il grande successo di pubblico, e fino a qui niente di sorprendente, ma anche di critica, questo davvero raro accadimento per una commedia, di Perfetti sconosciuti. Di quel film rimane l'ambientazione in un unico luogo, in questo caso un ristorante, in cui viene introdotto un personaggio misterioso, cliente abituale, che lo utilizza come sede di uno scambio quasi faustiano. Esaudisce i desideri dei suoi pazienti, visto che in fondo è un curatore della felicità altrui, in cambio di alcuni compiti non meglio precisati, almeno prima di aver visto il film. Chi accetta il patto rischia tanto, ma la finalità di questa idea è proprio sondare fino a che punto siamo o saremmo disposti a spingerci per raggiungere la felicità. Come già successo per il suo grande successo di pubblico Immaturi, con tanto di seguito, anche The Place è un remake, per la precisione è l'adattamento di una serie del 2010, The Booth at the End, attualmente disponibile in Italia sulla piattaforma di Netflix. Due stagioni, per un totale di dieci episodi, prodotte per il canale americano FX, con protagonista Xavier Berkeley nei panni di the Man, l'uomo, che nella versione di Genovese è interpretato da Valerio Mastandrea, che sarà presto in sala con il suo esordio alla regia, Ride. Gli altri attori di Perfetti sconosciuti che tornano sono Marco Giallini e Alba Rohrwacher, mentre le nuove entrate sono numerose: Silvio Muccino, Silvia D'Amico, Vinicio Marchioni, Rocco Papaleo, Sabrina Ferilli, Vittoria Puccini, Alessandro Borghi, Giulia Lazzarini. La sceneggiatura è di Genovese stesso insieme a Isabella Aguilar (Dieci inverni). Nella colonna sonora il brano inedito The Place interpretato da Marianne Mirage, nome d’arte dell'italiana Giovanna Gardelli, da lei anche scritto insieme a Marco Guazzone e Matteo Curallo. Presente un altro brano della cantante, How Do You Feel Today?. The Place è stato scelto come film di chiusura della Festa del Cinema di Roma 2017 (uscita cinema Italia 9 novembre 2017)
Martedì, 17 Ottobre 2017 11:02

L'uomo di neve

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da GIOVEDI 19 a MARTEDI 24 OTTOBRE

inizio spettacoli ore 19:00 - 21:30

MARTEDI BIGLIETTO RIDOTTO PER TUTTI

Nella città di Oslo quando i primi fiocchi cadono, alcune donne spariscono nel nulla e misteriosi pupazzi di neve compaiono a sorvegliare le strade. L'uomo di neve segue le indagini del detective Harry Hole (Michael Fassbender), a capo di una squadra speciale della polizia di Oslo incaricata di investigare su una serie di omicidi locali. Dopo l'ennesima sparizione, avvenuta durante la prima nevicata dell'anno, Hole scopre interessanti collegamenti con alcuni casi irrisolti vecchi di vent'anni: la cornice invernale, la vittima designata, il pupazzo di neve sulla scena del crimine, tutti elementi che richiamano i metodi di un elusivo serial killer. Con l’aiuto di una giovane e brillante recluta, il poliziotto dovrà unire i puntini per svelare il disegno nascosto dietro le frequenti sparizioni, prima che la neve torni a imbiancare le strade e cancelli ogni traccia dell'assassino. Doveva essere Martin Scorsese, il primo regista a dirigere L'uomo di neve, film tratto da uno dei romanzi della popolarissima serie di Harry Hole scritta dal norvegese Jo Nesbø. Poi, come spesso accade, tempi e traversie produttive hanno cambiato le cose, e Scorsese ha ceduto il posto dietro la macchina da presa a Tomas Alfredson (lo svedese di due bellissimi film come Lasciami entrare e La talpa), rimanendo legato al progetto come produttore esecutivo. Il coinvolgimento di uno come il regista italoamericano aiuta comunque a far capire quanto potesse essere interessante e atteso il debutto cinematografico di uno dei più amati (anti)eroi letterari degli ultimi anni, il ruvido e tormentato poliziotto di Oslo Harry Hole, dotato di un grande fiuto investigativo ma anche di un'insana passione per gli alcoolici e, a volte, non solo, che Alfredson ha voluto affidare a Michael Fassbender Ottima scelta, perlomeno sulla carta e in base alla somiglianza fisica dell'attore col il protagonista di questa fortunata serie noir. L'uomo di neve, che vede Harry Hole alle prese con un serial killer che se la prende con madri single e i loro figli, sceneggiato da Hossein Amini e Matthew Michael Carnahan, e le riprese sono avvenute proprio nei luoghi natali di Hole e di Nesbø, tra Oslo e altre città norvegesi. Ma quello di Alfredson, se è il primo film a portare Hole al cinema, non è basato sul primo dei romanzi di Nesbø che lo vedono protagonista: "L'uomo di neve", pubblicato per la prima volta nel 2007, è infatti il settimo di una serie iniziata dieci anni prima con "Il pipistrello", e che è arrivata all'undicesimo capitolo, "Sete", pubblicato in tutto il mondo proprio quest'anno, nel 2017. L'uomo di neve, la cui uscita nei cinema in Italia è prevista per il 12 ottobre 2017, non è nemmeno il primo film tratto da un romanzo di Nesbø, che oltre alla serie di Hole ha scritto e scrive altre serie e altri romanzi singoli. Uno di questi, appunto, è "Il cacciatore di teste", pubblicato in patria nel 2008 e diventato nel 2011 un bel thriller diretto da Morten Tydlum e interpretato da Aksel Hennie e Nikolaj Coster-Waldau. Sono poi in arrivo gli adattamenti di "Sangue e neve", primo dei tre libri che compongono la serie di Olav Johansen, che verrà diretto da Tobey Maguire; del romanzo del 2014 "Il confessore", per la regia di Denis Villeneuve; di "Sole di Mezzanotte", il secondo della serie di Olav Johansen, che batterà anche bandiera italiana grazie alla produzione di Cattleya, che si è aggiudicata i diritti, e alla regia di Francesco Carrozzini.
Lunedì, 09 Ottobre 2017 10:38

Blade Runner 2049

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da GIOVEDI 12 a MERCOLEDI 18 Ottobre 2017

inizio spettacoli ore 18:30 - 21:30

martedì biglietto ridotto per tutti

lunedi in versione 3D

In Blade Runner 2049, lo si può intuire dal titolo del sequel diretto da Denis Villeneuve, sono trascorsi trent'anni dai fatti accaduti nel film originale, diretto nel 1982 da Ridley Scott. Dopo una serie di violente rivolte avvenute nel 2020, i replicanti prodotti dalla Tyrell sono stati messi al bando. Nello stesso anno, un grande black out che ha distrutto quasi completamente ogni dato digitale del pianeta, e gravi cambiamenti climatici hanno dato il via a una stagione di carestie, cui si è sopravvissuti solo grazie alle colture sintetiche della Wallace, una società con a capo il misterioso Neander Wallace (Jared Leto) che - grazie a quei profitti - ha poi ha acquisito anche le tecnologie della Tyrell, sviluppando così una nuova serie di replicanti completamente ubbidienti all'uomo e dalla longevità indefinita. Nel 2049 a Los Angeles regna quindi un ordine apparente: o almeno fino quando l'Agente K (Ryan Gosling), uno dei Blade Runner incaricati di ritirare i vecchi modelli che ancora vivono in clandestinità, fa una strana scoperta nel corso di una missione, dissotterrando così un segreto rimasto tale per anni, la cui rivelazione potrebbe rivelarsi un evento catastrofico. Seguendo gli ordini dei suoi superiori, K indaga per trovare ogni persona legata a quel segreto, per nascondere così definitivamente ogni traccia di quanto va insabbiato a tutti i costi. Nel corso delle sue indagini, K inizirà a nurtire dei dubbi sulla moralità del suo operato, e arriverà a incrociare la sua strada con quella di Rick Deckart (Harrison Ford), svanito nel nulla trent'anni prima senza lasciare alcuna traccia di sé.
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